La massima della settimana...

L'amore è come il raffreddore...
...prima o poi si finisce a letto!

La foto della settimana

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lunedì 7 aprile 2008

06/04/2008...Le vene della Val Tanaro...inizia l'avventura....

...alle 11.30, dopo un avvicinamento di un'ora abbondante, tra i sentieri delle montagne sopra Ormea, e dopo una vestizione tanto problematica quanto ridicola a vedersi...entriamo nelle Vene...wow, si parte...
Più di 6 ore sottoterra...e mi sono bastate per dare il via libera a mille considerazioni sul perché mi sono iscritto al corso di speleologia, perché ho deciso di ficcarmi in un buco buio e umido come quello, come se non bastassero le settimane di lavoro e lo stress...
...beh, non sono state tanto la tensione di quella camminata, né la difficoltà (almeno per me) di infilarmi in un "buco" in cui si procedeva a fatica, camminando gattoni sulle rocce (con buona pace delle mie articolazioni ormai provatissime...^_^) o calandomi a fatica tra lame e creste, ma nemmeno (o per lo meno non solo...) la meraviglia di trovarmi laggiù dove delle piccole gocce d'acqua e delle cascate scroscianti hanno scolpito nel corso di millenni un mondo inaccessibile ai più, un ambiente tanto anomalo quanto onirico...no, quello che mi ha reso davvero "presente" a quell'esperienza sono stati i momenti in cui, rinchiuso nel bel mezzo del "by-pass" aspettando che uno dei miei folli compagni di avventura liberasse un tratto in salita o un cubicolo laterale, mi sono potuto "mettere comodo", e ho davvero preso coscienza di quel momento: là, veramente solo (anche se fisicamente vicino ai miei compagni), al buio, ho capito quanto mi servisse quel momento: niente cellulare, niente radio, niente orari, niente e nessuno intorno a me, solo la voce dei millenni, e il mio pensiero...
Credo davvero che la speleologia, al di là di una sana attività sportiva (tra l'altro la consiglio a chiunque come me ha problemi d'asma...è un'atmosfera molto indicata per disturbi di questo genere...) e di un'emozionante esplorazione sotterranea, sia un modo come un'altro per fare i conti con le proprie ombra, con le proprie profondità...certo, ognuno trova il suo modo, ma pochi ti possono portare così all'interno di te stesso, laggiù, in fondo a tutto quanto.

Vi terrò aggiornati su questa avventura, almeno per le prossime 5-6 uscite del corso: comunque sia provate una volta questa esperienza: non occorre assolutamente avere particolari doti atletiche o muscolari, né un grande coraggio...forse non vi attira l'idea di buttarvi a capofitto nel vuoto o di cercare il vostro Io dentro a qualche sperduto cunicolo 100 metri sottoterra, ma potreste trovarla un'esperienza interessante vedervi catapultati in un'atmosfera di sogno, un paesaggio di dune pietrose , cunicoli, pozzi e scintillanti cristalli, un'onirica landa di proporzioni indefinite...beh, certo, un po' umidiccia, ma di una maestosità e un'imponenza straordinarie...^_^

Slàn!

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