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L'amore è come il raffreddore...
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martedì 17 aprile 2007

I blog....croce o delizia?!?!


Eccomi qua, in una sempre troppo breve pausa pranzo prima di tornare al lavoro...mi faccio qualche domanda delle balle, tanto per non perdere l'abitudine!! ^_^

Oggi è davvero facile far conoscere le proprie idee a tutti...ma proprio a tutti....basta scrivere qualche importante perla di saggezza...o qualche vaccata stratosferica...inserirla su un blog, o su un sito, o su un forum, o dove cavolo si vuole, et voilà, les jeux sont fait...basta un minimo di accortezza pubblicitaria, un po' di linkate qua e là, e si viene come per incanto spaparanzati ai quattro venti...

Stupendo, mi viene da dire...(e infatti sono qui che si scrivo le suddette vaccate...)...chiunque può parlare al mondo...non è più come quando ero piccolo, che si viveva nella costante paura di tutto ciò che ci circondava...paura degli altri, terrore dell'autorità, rispetto timoroso di chi ne sapeva "più di te"....che bello, ormai anche il più piccolo, misero degli scribacchini può dire la sua...su politici, su grandi personaggi, su fatti che farebbero strizzare di paura anche il miglior Schwarzenegger (nei prossimi giorni credo proprio che vi chiederò cosa ne pensate di una persona che può arrivare a ucciderne altre 30 solo perché la ragazza "lo cornifica"...ma è un'altra storia....)

Fino a qui mi sembra davvero meraviglioso...i nostri figli cresceranno meno intimiditi dal mondo "esterno", più consapevoli dei mezzi che permetteranno loro di affrontare la vita con piglio "sicuro"...avanti verso le proprie aspirazioni, senza paura....tutti in comunicazione con tutti, anche a migliaia di miglia (e-mail, skype, cazzi e mazzi.....)

Dall'altro lato mi sale un po' di angoscia...sarò retrogrado, conservatore, "vecchio dentro", ma mi chiedo se sia davvero così bello, scosì "moderno"....tutta quest'ansia di comunicare, di dire, di far sapere, non è che poco per volta ci renderà incapaci di parlare con noi stessi, così volti come saremo a dimostrare a tutti cosa sappiamo dire e fare?
Una volta, quando ero triste e angosciato, mi sedevo in un angolo e pensavo...pensavo...pensavo...e al massimo chiamavo Fab e parlavo con lui....adesso non è che appena qualcuno dovrà fare i conti con se stesso, con le sue ombre.......accenderà il suo bel macinino e inizierà a infarcire il mondo di massime, foto, frasi, poesie....?


Sia chiaro che la mia non è una critica, anzi, vedo le enormi potenzialità di questi mezzi "moderni"....ho solo paura che la comunicazione "sparata ad alzo zero" rischi di toglierci il piacere dell'intimità con noi stessi....certo, le poesie che scrivo esprimono il mio essere, così come tutto ciò che scrivo....ma non è che se perdo la capacità di dirle prima a me, sottovoce, rischiano di trasformare la mia intimità nell'intimità di 100-1000-10000 altre persone?!?!
In un'epoca di Grandi Fratelli questo dubbio, a volte, mi viene (1984 docet - Orwell, sei un genio!!!!)...

1 commento:

Anonimo ha detto...

blog...croce E delizia. e la stessa cosa si può dire del telefono, della tv, e di tutte le altre invenzioni tecnologiche che sicuramente hanno inventato, ma che io non conosco
condivido, anche con un pò di preoccupazione, parte delle tue riflessioni...credo che ciò che stia venendo a mancare siano il desiderio, la volontà e la capacità di andare oltre la comunicazione di informazioni per creare delle relazioni con le persone. a volte, mi sembra che ci si rapporti a ciò che ci circonda con lo stesso atteggiamento con cui si va a fare la spesa al supermercato: ci si guarda intorno e, sull'onda di mille variabili,si prende ciò di cui si ha bisogno in quella contingenza...e alla spesa successiva si riparte da capo.
io credo ancora intensamente che le informazioni e la comunicazione non siano fini a loro stesse, bensì degli strumenti, alcuni degli strumenti, mediante cui entrare in relazione con gli altri (per carità, credo che esistano vari livelli di relazione...non dico che i rapporti con gli altri debbano essere sempre profondi!)...non credo di essere riuscita a spiegare il mio pensiero in modo chiaro e me ne dispiaccio...ci riproverò...in ogni caso, il messaggio che intendevo lanciare è che è bello vedere negli altri individui interi, complessi, globali...e non insiemi di compartimenti stagni a cui attingere a spizzichi e mozzichi....