Non so chi di voi, ieri sera, ha guardato AnnoZero: personalmente, facendo zapping, all'interno delle sempre meravigliose e intelligente proposte della tv serale (?!) sono incappato in un servizio sul bullismo giovanile, sullo squadrismo violento e sulle droghe...
Premetto che non sono uno di quelli che dicono <
In sostanza ho sentito di ragazzi che iniziano a fumare a 9 anni, che si fanno 10 canne al giorno, e parlano degli "acidi" come io potrei parlare delle Pasticche Leone...di adulti che si professano fascisti e dicono che mussolini e hitler sono stati dei grandi statisti (certo, come dice Benigni, avranno pur aiutatao una vecchina - ariana, ovviamente... - ad attraversare la strada, però...), persone che dichiarano "rissa" il pestaggio a morte di un ragazzo da parte di quattro poveri pazzi (non saprei come definirli, lascio loro il beneficio del disagio mentale).
Ora, lungi da me fare il punto sulla situazione attuale, chiedermi dove sta andando la nostra società (mi sa troppo di puritanesimo, di quell'abitudine di guardare i problemi dall'alto, come se fossero al di fuori di noi...): vorrei solo capire, con l'aiuto dei vostri commenti, se la gente che ci sta intorno è davvero così...io penso che queste siano estremizzazioni molto televisivi, degli "scoop" che fanno gola ai vari giornalisti "da battaglia", ma temo ancor di più quei casi di violenza latente, di xenofobia mascherata da paura per la sicurezza dei propri cari...tutti odiano e avversano un "picchiatore fascista", ma è altrettanto facile opporsi a chi tiene la paura e l'odio a freno, e li fa uscire poco per volta?
Slàn!
3 commenti:
l'ho visto pure io ieri annozero, e mi ha colpito molto.
Ovviamente andava a prendere uno spaccato della "peggio gioventù", ma che ci siano giovani così è un fatto di cronaca che puoi leggere sui giornali e vedere in tv quasi quotidianamente.
O anche in giro per la tua città...
Il messaggio che mi ha lasciato è molto amaro, non solo per le condizioni dei ragazzi (bambini?) quanto per la crisi di valori e l'abbandono dei ragazzi.
Hai presente quando hanno detto che dei genitori hanno denunciato un'insegnante che aveva richiamato un ragazzo che stava commettendo atti di bullismo (chiamiamoli così) verso un compagno di classe disabile??
ma se avessi un figlio che fa una cosa simile altro che denunciare l'insegnante! lo metto a pane e acqua...
Il discorso e' lungo, complesso e si rischia come sempre di dire banalita' (questa frase iniziale ne e' un esempio lampante :-) ). Ora, devo ancora vedere la puntata di Annozero, lo faccio ogni settimana (via internet ovviamente) di solito il sabato mattina, quindi parlo senza aver nello specifico le immagini televisive in mente. Solo una cosa mi permetto di notare ogni volta: io ricordo i miei compagni alle elementari e medie. Ricordo quelli 'bravi' e i 'bulli'. E tra i bulli ce n'erano di veramente impestati. Tutti indistintamente avevano paura e rispetto per i professori, per le maestre, per gli adulti in genere. Una nota sul diario era una tragedia. Perche' era garanzia di un culo 10 volte peggiore a casa. I bulli ci sono sempre stati. Solo che ora larga parte delgi adulti sta dalla loro parte e li difende. Ora (comincia la parte della banale generaizzazione, occhio) quello che ho notato e' che se i figli arrivano a casa con una nota, i genitori corrono a scuola e fanno dei casini infiniti al professore. I bambini non hanno piu' un concetto di 'autorita' (nel senso educativo del termine). In generale, nasciamo selvaggi. Questo e' quello che siamo. In certi casi si e' piu' impestati di altri, ma sono sicuro che l'educazione (quella buona, non quella conformista-consumistica etc etc) sia cio' che modella gli esseri umani piu' di tutto. Siamo tutti uguali nell'ignoranza. Ovvio, ci sono poi casi specifici... In generale, prima di stupirmi di indignarmi coi figli, mi prudono le mani nei confronti dei genitori. Nei confronti dei media che nello stigmatizzare un bullo lo giustificano proprio chiamandolo 'bullo' anziche' delinquente. Quando mi raccontano che la galera dovrebbe essere correttiva e non punitiva, mi viene da pensare che la 'societa' e lo 'stato' e la 'famiglia' dovrebbero essere correttivi. Non delegare all'ultimo anello della catena qualcosa che ormai e' troppo tardi per 'correggere'. La galera dovrebbe essere una 'punizione' e un metodo ultimo di protezione della societa' se si e' gia' fatto tutto il possibile prima. La colpa e' sia individuale, ovviamente, ma anche 'sociale' e istituzionale. Punire la prima e senza riconoscere la seconda porta quello che siamo ora. Ricordo in un libro di Heinlein, Starship Troopers (libro eccezionale, ma evitate il film che e' un insulto), in cui disse che uccidere o mettere in galera a vita un essere umano senza aver fatto di tutto per educarlo e sosternerlo e aiutralo, insomma senza averli insegnato nulla, e' come lasciare che un cane pisci in casa per anni per poi ucciderlo per punirlo. Il cane non ha alcuna possibilita' di capire il perche', e non aveva alcuno poassibilita' di capirlo da solo. Ma questo e' un discorso non completamente pertinente. Quello che mi chiedo e': quando 5 nullita' ammazzano di botte un ragazzo tanto per farlo, cosa vuoi correggere? Io voglio solo che finiscano in galera e non ne escano piu'. Almeno quello. Invece vedrete... Speriamo solo che non diventino testimonial di qualche marca di scarpe rinforzate... Che non mi stupirei...
Grande commento...sottoscrivo in pieno!!!
Ciao Tinoshi...quand'è che ti si rivede da queste italiche parti?
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